I quattro casi che abbiamo esplorato nei moduli di cui sopra, non esauriscono la gamma di possibili interventi in ambienti storici. Non vogliamo suggerire che questi quattro ‘casi di studio’ coprano tutte le tipologie di interventi “corretti”. In realtà, tutti possono condurre ad azioni altamente controverse. Operando in netto contrasto, si può arrivare a distruggere il tessuto storico. Dall’altra parte invece, l‘aderenza al principio di continuità può essere fuorviante e produrre solo repliche del passato. La conservazione assoluta, senza permettere l’ingresso di un po’ d’aria fresca, si tradurrà nella creazione di “conservazioni culturali”. Inoltre, bisogna aggiungere che il collage è spesso difficile da distinguere dal kitsch.
In questo modulo vorremmo considerare un caso controverso di intervento in un ambiente storico. Lo scopo è quello di incoraggiare la riflessione attraverso alcune delle domande sollevate in precedenza, per comprendere i valori che devono essere tenuti in considerazione in questi casi. Abbiamo scelto un edificio situato in prossimità dei luoghi di cui sopra, nella spessa cornice del centro storico di Cracovia. Si tratta di un condominio, un ex convento di suore ora destinato ad uso abitativo e ricreativo. Come si può vedere dalle fotografie, al momento della raccolta del materiale per questo modulo l’edificio era ancora un cantiere in fase di ultimazione.
Prima di procedere con l’analisi di alcune delle questioni sollevate da questo progetto, cerchiamo di ribadire i principi fondamentali che abbiamo già discusso nei moduli precedenti. Gli ambienti storici hanno un patrimonio di grande valore: – sociale, storico, architettonico, estetico – e quindi la qualità dei nuovi interventi è di grande rilevanza. Vi è un ampio consenso sul fatto che devono essere seguite linee guida per garantire l’appropriatezza degli interventi contemporanei. Professionisti del design sostengono che, anche se il gusto è soggettivo, la qualità del design è misurabile e, quindi, devono essere utilizzati criteri di valutazione prestabiliti. Tali criteri prendono in considerazione le caratteristiche del contesto storico in cui è previsto un nuovo oggetto, la sua dimensione e la forma in relazione agli edifici circostanti e al paesaggio, come ‘si pone’ in quell’area e qual è il rapporto con i materiali da costruzione predominanti, la struttura, la gamma di colori e i decori.
La parte vecchia dell’edificio è ben integrata nel suo ambiente. La sua architettura riflette molta parte della storia di Cracovia, profondamente radicata nel Rinascimento e poi creativamente passata attraverso il neoclassicismo fino a giungere alla modernità. Oggi è collegata ad una parte nuova. Ingrandire l’immagine per vedere meglio la parte sporgente relativa al nuovo intervento. Analizzate come incide sul vecchio edificio adiacente ed il modo in cui le parti si allineano. La parte nuova trasmette un senso di continuità con il passato? Il nuovo intervento mantiene, aumenta o diminuisce “l’atmosfera” del luogo? Si tratta di uno sviluppo solidale?
Diamo un’occhiata alle due parti da un altro punto di vista, per vedere meglio il modo in cui ‘si collegano’ l’una con l’altra. L’allineamento è un fattore importante per mantenere la continuità delle forme architettoniche. È una delle tecniche da impiegare per far sì che il nuovo inserimento sia “armonico” con l’ambiente circostante. Se ci sono troppe linee discordanti, esse sottolineano la discontinuità dell’inserimento. Un altro fattore che contribuisce alla continuità delle forme è il ritmo dei loro elementi, ad esempio le finestre, i modelli di facciata, dettagli ornamentali, ecc. Con le considerazioni di cui sopra, vediamo le corrispondenze. Dopo l’ampliamento, l’intera struttura risulta coerente e coesa? Ora vediamo alcuni sviluppi al suo interno. L’edificio era un convento di suore con una cappella storica ad ottagono, ora in fase di ricostruzione all’interno di un altro spazio. I progettisti giocano liberamente con gli elementi di significato religioso rimanenti, ad esempio il balcone decorato, tipo altare, su uno sfondo simbolicamente denso, dipinto da un artista art nouveau.
Ma non stiamo andando troppo oltre nelle nostre esplorazioni? Trattandosi di un interno di un appartamento privato – i progettisti hanno il pieno diritto di seguire i gusti dei proprietari o dovrebbero piuttosto cercare di mettersi d’accordo con i “conservatoristi” su ciò che costituisce un corretto intervento in questo luogo storico? Certamente dovremmo tener conto di altri casi di studio per comprendere la natura della controversia che l’investimento ha generato nella comunità locale.
Il modo migliore per avvicinarsi alla comprensione di ciò che può essere considerato uno sviluppo adeguato in un ambiente storico, è quello di studiare concreti esempi di tali interventi. Ci sono molti progetti che hanno ottenuto riconoscimento, sia nelle comunità locali sia nei circoli professionali. Allora vale la pena procedere con esempi contrastanti. Di solito si generano accesi dibattiti sui criteri di valutazione degli interventi e sul valore che questi hanno.
Quindi vorremmo chiudere questo modulo con due serie di esempi.
Casi che hanno ottenuto riconoscimento e grande approvazione:
Casi controversi
In primo luogo scegliere un caso riconosciuto come buona pratica e ricostruire le ragioni di tale fama. Poi riflettere sul perché i casi controversi di cui sopra hanno incontrato una forte opposizione. Potrebbe essere necessario cercare in rete maggiori informazioni sul caso ed opinioni diverse in merito. Si possono facilmente trovare siti correlati, in quanto entrambi i progetti hanno avuto grandi riscontri.