L’esperienza è quindi fondamentale per avviare un’impresa di successo. Intendiamo qui l’esperienza nel campo specifico in cui si intende operare. Al giorno d’oggi tutte le istituzioni di istruzione e formazione professionale, comprese le università, cercano diverse modalità per fornire opportunità di apprendimento esperienziale ai loro studenti. La forma di sostegno varia dall’apprendistato agli incubatori di impresa, in cui i partecipanti possono praticare e acquisire una più ampia gamma di competenze, al di là di quelle puramente tecniche. Purtroppo, tali incubatori, che servono a preparare i giovani alla creazione di proprie imprese, tendono ancora ad essere rari in molti paesi. Difatti questi hanno avuto miglior sviluppo nel settore ICT, dove sono state promosse numerose start-up di successo.
È molto probabile che a noi, come giovani artigiani, non si sia presentata tale occasione. Potremmo però aver partecipato a laboratori pratici a scuola o lavorato come apprendisti in qualche impresa. Tuttavia queste esperienze si differenziano sostanzialmente da quella in cui siamo noi a prendere l’iniziativa, a mettere a punto l’idea di quale servizio offrire, ad organizzare il nostro posto di lavoro, a decidere quali strumenti e materiali avere a disposizione, a contattare i clienti, a stipulare i contratti ed ad assumersi la responsabilità della consegna del lavoro finito. E questi sono solo alcuni esempi di attività che dovremo svolgere se decidiamo di lavorare per conto nostro, di diventare imprenditori piuttosto che lavoratori dipendenti. La domanda è: come acquisire tutte le competenze necessarie nella pratica – visto che la lettura o semplicemente il parlarne non ci saranno di grande aiuto.
In questo modulo vorremmo porre l’attenzione su un fenomeno che può ispirarci a partecipare o a creare uno spazio di apprendimento collaborativo in cui mettere in pratica una gamma molto più ampia di competenze, rispetto a quelle che possono essere acquisite in un laboratorio a scuola. I cosiddetti “spazi del fare” che stanno rapidamente diffondendosi in diversi posti di tutto il mondo, riuniscono artigiani, imprenditori e altre persone, che si incontrano per sperimentare nuovi strumenti e tecniche, per acquisire competenze di vitale importanza in materia di tecnologia e artigianato, per lanciare imprese innovative. Questo movimento dà una nuova dimensione al mestiere tradizionale. Ci sono molti esempi di tali “spazi del fare“ in cui i giovani praticano tecniche dell’artigianato in un ambiente diverso da quello del laboratorio scolastico.
Magari non ci sono tali situazioni, specifiche sull’artigianato, nella zona in cui viviamo, ma possiamo magari contattare persone con le quali vorremmo lavorare, persone con un’esperienza importante e la cui azienda ci piace e ci interessa. Tutto ciò prima di decidere di avventurarsi in un’impresa individuale o in un partenariato commerciale. Si può iniziare gestendo insieme un lavoro, in uno spazio condiviso, che sia un’occasione di apprendimento per tutti i soggetti coinvolti.
Nello specifico, nel settore della creazione di un laboratorio di rinnovo del legno è un compito relativamente facile. Organizzare un ambiente di laboratorio aziendale con altri è piacevole e redditizio. Lo spazio può offrire opportunità per incontri, discussioni, per pianificare e creare qualcosa insieme. I benefici che possono derivare dagli sforzi comuni si riferiscono al fatto che è necessario un investimento minimo per organizzare il laboratorio, dal momento che tutte le ‘parti interessate‘ apportano qualcosa all’impresa, in termini di risorse, di tempo investito, di condivisione delle competenze, ecc. Questo comporta anche la possibilità di creare il proprio spazio autonomo, di dargli una identità distinta; in pratica uno spazio che ospiti una piccola ‘comunità del fare’ su una serie di attività condivise.
Il laboratorio ha bisogno di essere equipaggiato correttamente per consentire di assumere ordini di rinnovo di manufatti. Come per l’organizzazione dello spazio, anche nell’assunzione di ordini occorre accettare compiti che realisticamente possiamo svolgere, e non ci dobbiamo subito scoraggiare per il fatto che una parte del materiale necessario è oltre la nostra portata. Nell’attività di rinnovo del legno si eseguono ancora molti lavori con strumenti tradizionali che possono essere acquistati con investimenti relativamente bassi. Il vantaggio di uno “spazio del fare” è che è possibile condividere gli strumenti con gli altri, non necessariamente comprare tutto da soli. Ad un certo punto sarà necessario dotare il nostro spazio con macchinari, ma è consigliato rinviare la decisione al momento in cui si dispone di un piano fattibile di sviluppo del nostro business. Prima di iniziare a comprare macchine e materiali costosi, bisogna innanzitutto assicurarsi che si possa guadagnare dai propri servizi.
Cercare i materiali per la propria attività pilota può essere un ottimo esercizio per imparare ad equipaggiare il proprio personale laboratorio. Avremo bisogno materiali che costano poco anche di materiali particolari più cari, come vernici, impiallacciature, ecc. Dobbiamo vedere i prezzi dai fornitori locali e confrontarli con quelli offerti da negozi on-line. Fare un calcolo accurato di ciò di cui abbiamo esattamente bisogno per un particolare lavoro, bilancia l’intero progetto. Ogni ordine successivo sarà più facile sia in termini di budget sia per il fatto che avanzeranno alcune cose da lavori precedenti. Solo nel processo di rifornimento acquisiremo un’ideachiara dei costi della nostra attività. È molto probabile che questa sarà una esperienza nuova rispetto alla scuola o all’apprendistato, dove tutto è di solito già fornito e pronto per l’uso.
I compiti devono essere fattibili, non bisogna mettersi nella situazione di non essere in grado di consegnare il lavoro o che la qualità del servizio sia molto al di sotto delle aspettative. Farsi un’esperienza comporta il rischio intrinseco di non riuscire, quindi non è una buona idea iniziare con esperimenti su oggetti di valore storico, senza aver fatto prima prove su elementi meno preziosi. La presenza di un artigiano esperto può comunque aiutare a ridurre al minimo i rischi. E questo è un altro dei vantaggi di uno “spazio del fare”: molti di questi ambienti riuniscono studenti ed artigiani molto abili che amano condividere la loro esperienza con i colleghi più giovani.
Facciamo un esempio concreto per illustrare la questione di cui sopra: una vecchia porta di un vecchio edificio, lasciata a deteriorarsi per un lungo periodo di tempo, che è possibile restituire al suo antico splendore. Il proprietario è disposto a farcifare l’intervento di rinnovo, ma per ovvie ragioni vuole essere coinvolto in tutto il processo, per evitare risultati imprevisti. Questo è un caso perfetto di apprendimento esperienziale, visto che dobbiamo passare attraverso l’intero processo: dalla trattativa, alla pianificazione degli interventi sul manufatto in legno, alla supervisione del cliente e alla validazione finale del vostro lavoro. Se l’intero processo porta a risultati soddisfacenti, sia per il cliente sia per noi come fornitori di servizi, è possibile uscirne incoraggiati a continuare con altri ordini, e così facendo possiamo gradualmente costruire la nostra reputazione di artigiani abili e affidabili.