La levigatura si effettua con carta abrasiva detta anche carta vetrata, serve per rifinire le superfici in legno precedentemente lavorate. Si trova in commercio con grana più o meno fine:
[bullet_list icon=”play” indent=”10px” style=””]
[/bullet_list]
In laboratorio bisognerebbe avere qualche metro di carta di grana diversa , dalla 80 alla 320, passando per la 100, la 120, la 150 e la 220 in modo da coprire ogni tipo di lavorazione.
Si carteggia usando un blocchetto di legno tenero o di sughero di varie forme al quale si avvolge la carta, il blocchetto va usato a favore di fibra, usandolo trasversalmente si possono lasciare dei graffi.
Per alcune lavorazioni, che vedremo in un’altra sessione, è conveniente usare un pezzetto di carta piegato e passato usando solo le dita per controllare al meglio la pressione da esercitare.
La levigatura della gommalacca, invece, si effettua con una paglietta d’acciaio tipo “0000” molto fine, con poco potere abrasivo per evitare di lasciare graffi su questo tipo di finitura che è molto delicata.
Importante, se prevedete di colorare il legno con mordente ad acqua è conveniente inumidirlo prima di carteggiare.
Con una spugna bagnata d’acqua inumidite il legno, aspettate che asciughi e poi carteggiate.
Le vernici ad acqua tendono a far gonfiare le fibre creando problemi durante la finitura, con questo espediente si può limitare tale inconveniente.