In questo modulo ci rivolgiamo sia a chi vuole praticare questa attività per hobby, pur con la migliore serietà di intenti, sia a chi intende diventare un vero professionista.
Chi intende creare un laboratorio per hobby difficilmente avrà a disposizione grandi spazi. La cosa importante, è che l’ambiente che andiamo a attrezzare come laboratorio sia il più possibile arieggiato e luminoso.
In un ambiente limitato riusciremo a lavorare un solo pezzo alla volta, ma se lo facciamo per hobby può bastare. In un posto di lavoro “ridotto ai minimi termini” vale ancor di più l’antico detto: “ogni cosa al suo posto e un posto per ogni cosa”.
Se non faremo così ci accorgeremo ben presto come ogni attrezzo o utensile godrà di una propria energia cinetica che lo porterà a nascondersi proprio quando noi ne abbiamo bisogno.
Occorre che il nostro laboratorio sia fornito di:
prese di corrente una o più luci per poter illuminare bene il punto di lavoro: teniamo presente che la luce artificiale, soprattutto quella prodotta da lampade al neon, cambia la tonalità al colore del mobile, attenuando la componente rossa del colore e quindi rendendolo meno piacevole. Le lampade ad incandescenza al contrario esaltano il colore rendendolo molto più caldo e piacevole.
un lavandino con acqua corrente un fornello elettrico una o più scaffalature dove poter ordinatamente riporre ogni cosa un tavolo da lavoro
la possibilità di riscaldare l’ambiente per lavorare bene anche nei mesi più freddi. Infatti occorre ricordare che la lucidatura di un mobile a gomma lacca non è possibile farla se non ad una temperatura ambiente superiore a 16° circa.
Se invece pensiamo in grande, intendiamo avviare un’attività professionale, abbiamo la possibilità di avere più locali attigui da destinare al nostro laboratorio e vogliamo che sia professionale, queste sono le indicazioni, di cui molte sono utili anche per gli hobbisti.
L’organizzazione del laboratorio di rinnovo e restauro del legno richiede alcuni accorgimenti che sono di fondamentale importanza in quanto si riflettono sulla sicurezza, sui tempi e sulla qualità dei risultati.
Nella disposizione di macchinari, attrezzature e materiali di consumo converrà attenersi a determinati criteri di razionalità e sicurezza.
Innanzitutto ci si dovrà preoccupare del corretto stoccaggio di materiali infiammabili e/o tossici ponendoli lontano da fonti di calore e in luoghi ove sia difficile che si rovescino accidentalmente.
Inoltre si prenderanno tutte le precauzioni possibili onde evitare l’accidentale messa in moto di attrezzature elettriche, soprattutto da parte di persone non addette al lavoro, che dovessero trovarsi occasionalmente nel laboratorio.
In secondo luogo, per quanto possibile, si dovrà puntare a separare le aree destinate alle diverse fasi del restauro per evitare, per esempio, che si danneggi un mobile già finito mentre se ne pulisce un altro.
Nella disposizione dei banchi di lavoro si terrà conto dell’illuminazione naturale ed artificiale, riservando le zone più illuminate alle fasi del lavoro che richiedono maggior attenzione.
Affinché si ottengano i migliori risultati nel minor tempo possibile, sarà cura del restauratore disporre in maniera ordinata le attrezzature e gli utensili, così da minimizzare le perdite di tempo per la ricerca degli stessi; il che è riassumibile nel motto “ogni cosa al suo posto e un posto per ogni cosa”.
Inoltre è necessario ricordare che tenere pulito l’ambiente di lavoro, oltre ad avere riflessi positivi sulla salute di chi vi lavora, influisce in maniera notevole sulla qualità del risultato finale, soprattutto durante la tintura e la lucidatura.
Sarà pertanto opportuno dedicare l’ultima parte della giornata lavorativa a tali incombenze, cosi da iniziare, il giorno successivo, il lavoro in un ambiente ordinato e senza polveri in sospensione.